Rassegna Stampa Fiscale

21 Marzo 2025
Corriere della Sera - Valentina Iorio - Pag. 30

Catastrofi e imprese, spunta la proroga sulle polizze

Dopo le insistenze delle imprese il Governo sta valutando di prorogare l’entrata in vigore dell’obbligo di stipulare una polizza assicurativa contro le calamità naturali. Oggi – ha detto il presidente di Confartigianato Marco Granelli – un’impresa non è messa nelle condizioni di valutare la correttezza dei prezzi offerti dalle assicurazioni. Confindustria nei giorni scorsi ha chiesto una proroga di almeno 90 giorni. Le imprese assicuratrici fanno sapere di essere pronte a partire. (Ved. anche Il Sole 24 Ore: ‘L’obbligo di assicurazione parte tra tanti dubbi (e resta l’ipotesi rinvio)’ – pag. 23)


21 Marzo 2025
Il Sole 24 Ore - Giuseppe Latour, Giovanni Parente - Pag. 7

Superbonus e catasto, partono a fine mese le prime 10 mila lettere

L’Agenzia delle Entrate è pronta ad inviare le lettere di compliance ai contribuenti che non hanno provveduto ad adeguare le rendite catastali dopo i lavori di Superbonus. Le prime missive saranno 10 mila e andranno a colpire i casi più clamorosi ovvero quelli nei quali la rendita è pari a zero, anche dopo la ristrutturazione al 110%. Riflettori puntati sui ruderi, sulle case in costruzione ed edifici collabenti. Tutti gli immobili con rendita catastale pari a zero saranno sottoposti a verifiche incrociate sui nominativi di chi ha effettuato comunicazioni di cessione del credito e sconto in fattura a partire dal 2020. Più alto è l’importo dei lavori, più saranno probabili i controlli delle Entrate. Semplificando: chi nel 2021 ha richiesto uno sconto in fattura per un 110% di importo rilevante su un immobile che poi ha mantenuto rendita zero riceverà una lettera dall’Agenzia delle Entrate che gli chiede spiegazioni. 


21 Marzo 2025
Il Sole 24 Ore - Lorenzo Pegorin, Gian Paolo Ranocchi - Pag. 40

Concordato preventivo, aliquote ordinarie oltre 85 mila euro

L’articolo 8 del decreto correttivo sul concordato preventivo introduce modifiche alla flat tax per il reddito incrementale nel biennio 2025/26. La tassazione aumenta per il reddito oltre gli 85mila euro: per i soggetti Irpef al 43% e per quelli Ires al 24%. La norma originaria prevedeva un’imposta sostitutiva (dal 10 al 15%) basata sull’affidabilità fiscale (punteggio Isa). Il decreto ora pubblicato interviene individuando una soglia che, superata, fa tornare ad applicare le aliquote ordinarie. Non vi sono nuove imposte sul reddito effettivo dichiarato. L’impatto varia in base al punteggio Isa e ai volumi di reddito. L’aumento scatta solo sulla quota eccedente. Per società e associazioni, il limite è verificato a livello collettivo, indipendentemente dalla quota di eccedenza imputata ai soci o associati.


21 Marzo 2025
Il Sole 24 Ore - Angela Petrosillo - Pag. 40

Crediti con garanzia statale al test moratoria

Uno dei problemi più complessi nei concordati in continuità riguarda la gestione dei crediti finanziari garantiti dallo Stato, il cui rango può mutare da chirografario a super privilegiato. Per garantire la fattibilità del piano, si prevede un accantonamento privilegiato della quota garantita, irrigidendo però il piano e assorbendo risorse. Una soluzione potrebbe derivare dal Codice della crisi d’impresa, che introduce il concetto di “parte interessata” e la nuova moratoria dei crediti privilegiati. Il garante statale, non ancora creditore, potrebbe essere inserito in una classe specifica e ricevere una proposta di moratoria. Questo gli permetterebbe di esprimersi sulla proposta e accettare dilazioni di pagamento. L’omologa renderebbe opponibile al garante statale la nuova modalità di pagamento. Questo approccio consentirebbe di gestire passività potenziali e liberare risorse da impiegare per le esigenze della attività corrente. 


21 Marzo 2025
Il Sole 24 Ore - Giovanni Parente - Pag. 41

Revisori con responsabilità limitata: il Senato punta all’ok in tempi rapidi

Dopo il via libera definitivo alla legge che circoscrive la responsabilità civile dei collegi sindacali, il Senato intende fare lo stesso sui revisori legali. Anche sulla scorta delle proposte avanzate dal Consiglio nazionale dei commercialisti, arriva ora il Ddl che intende ancorare il perimetro della responsabilità civile per i danni provocati alla società, ai suoi soci e ai terzi nei limiti di un multiplo del compenso. Secondo soglie differenziate tra i revisori persone fisiche e le società di revisione. Per i revisori persone fisiche si seguirebbe i seguenti scaglioni: per i compensi fino a 10 mila euro, quindici volte il compenso; per i compensi da 10 mila a 50 mila euro, dodici volte il compenso; per i compensi maggiori di 50 mila euro, dieci volte il compenso. Per le società di revisione il limite massimo complessivo è di 16 milioni di euro ma anche qui si procede a scaglioni. 


21 Marzo 2025
Italia Oggi - Matteo Rizzi - Pag. 24

Criptovalute, oscillazioni di valore irrilevanti fiscalmente

Le oscillazioni di valore delle criptovalute non rilevano fiscalmente ma il realizzo sì. L’Agenzia delle Entrate nella risposta a interpello n. 78/2025, ha chiarito che le variazioni di valore delle criptovalute alla chiusura dell’esercizio non concorrono alla formazione del reddito, mentre le operazioni di realizzo restano fiscalmente rilevanti. Il chiarimento è stato chiesto da una banca intenzionata ad avviare nel 2024 un’attività di trading proprietario su criptovalute. Il quesito verteva sull’interpretazione dell’art. 110, comma 3-bis, del Tuir, introdotto dalla legge di Bilancio 2023, che prevede l’irrilevanza fiscale dei componenti positivi e negativi derivanti dalla valutazione delle cripto-attività a fine esercizio. (Ved. anche Il Sole 24 Ore: ‘Variazione delle rimanenze sterilizzata’ – pag. 41)


21 Marzo 2025
Italia Oggi - Duilio Liburdi, Massimiliano Sironi - Pag. 26

Schema d’atto, assetto mutevole

Dopo i primi mesi di applicazione della norma sullo schema di atto, emerge un quadro variegato sull’opportunità di presentare osservazioni e sull’effettività del confronto con l’Agenzia delle Entrate. Si passa da casi in cui il contenuto dello schema può essere rivisto a quelli in cui lo schema rappresenta un mero preludio all’accertamento. Il contribuente può iniziare la fase di adesione immediatamente o presentare osservazioni entro 60 giorni. Non esiste un’indicazione assoluta sull’opportunità di presentarle, ma possono agevolare un accertamento con adesione o essere rilevanti in un contenzioso. Se l’Agenzia respinge le osservazioni, l’avviso di accertamento riprende il contenuto dello schema, ma resta possibile aderire entro 15 giorni, sospendendo i termini per il ricorso. Il legislatore punta a un confronto più approfondito rispetto al passato. Tuttavia, l’elemento soggettivo delle parti coinvolte rappresenta a priori una variabile non valutabile. 


21 Marzo 2025
Italia Oggi - Enzo Stellato - Pag. 27

I debiti sono della società

La responsabilità patrimoniale dei debiti della società non si estende agli amministratori. Stop quindi agli abusi fiscali sui vertici della società. La recente sentenza della Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado della Lombardia n. 752/2025 depositata lo scorso 18 marzo, segna un punto di svolta fondamentale nella disciplina della responsabilità tributaria degli amministratori, ponendo un freno a una prassi distorta consolidata dall’Agenzia delle Entrate e spesso avallata dalle Corti di merito. Finalmente viene riconosciuto che non è possibile estendere automaticamente all’amministratore, di diritto o di fatto, la responsabilità patrimoniale per i debiti fiscali di una società solo attraverso la notifica dell’accertamento societario. 


21 Marzo 2025
Italia Oggi - Giovanni Musso - Pag. 30

Ace, patrimonio netto snello

L’Agenzia delle Entrate, con la risposta ad interpello n. 62 del 4 marzo 2025, ha chiarito che, ai fini del calcolo dell’ACE (Aiuto alla Crescita Economica) e della determinazione del limite del patrimonio netto, non è possibile includere il valore delle azioni ordinarie, classificate come passività finanziarie. Il patrimonio netto rilevante deve riflettere la contabilità ufficiale della società e non può includere strumenti finanziari che, pur avendo caratteristiche simili alle azioni sotto il profilo fiscale, sono contabilizzati come passività. 


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