Rassegna Stampa Fiscale

2 Luglio 2025
Corriere della Sera - Mario Sensini - Pag. 31

Pnrr, sì dell’Europa Arriva la settima rata da 18,3 miliardi

Ammonta a 18,3 miliardi di euro la settima rata del Pnrr che Bruxelles è pronta a riconoscere all’Italia. E Roma ha già presentato la richiesta di versamento dell’ottava rata, da 12,8 miliardi avendo raggiunto tutti i 64 obiettivi stabiliti, tra cui 31 ‘milestone’ e 33 ‘target’. ‘Con il pagamento della settima rata l’Italia confermerà il primato europeo nell’avanzamento del Piano, con oltre 140 miliardi di euro ricevuti, corrispondenti al 72% della dotazione finanziaria complessiva e al 100% degli obiettivi programmati nelle prime sette rate, pari a 334 tra milestone e target, obiettivi tutti conseguiti nel pieno rispetto del cronoprogramma della Commissione’ ha commentato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. (Ved. anche Il Sole 24 Ore: ‘Pnrr, ok Ue alla settima rata da 18,3 miliardi’ – pag. 9 e Italia Oggi: ‘Pnrr, in arrivo altri 18 miliardi’ – pag. 3)


2 Luglio 2025
Il Sole 24 Ore - Giorgio Gavelli - Pag. 6

Superbonus, per l’erede che ha fatto i lavori non c’è la plusvalenza

Il documento diffuso ieri dal Consiglio nazionale e dalla Fondazione dei commercialisti evidenzia che presenta ancora criticità la disposizione che, dal 2024, assoggetta ad Irpef la plusvalenza da cessione a titolo oneroso di immobili su cui sono terminati lavori agevolati da superbonus da non oltre dieci anni, nel calcolo della quale le spese sostenute non rilevano se l’intervento si è concluso da non più di cinque anni, mentre rilevano al 50% in caso contrario. La norma esclude dal perimetro applicativo gli immobili acquisiti per successione e quelli che siano stati adibiti ad abitazione principale del cedente o dei suoi familiari per la maggior parte dei dieci anni antecedenti alla cessione ovvero qualora tra la data di acquisto o di costruzione e la cessione sia decorso un periodo inferiore per la maggior parte di tale periodo. Secondo il documento, se è pacifica l’esclusione nel caso in cui l’erede ceda un immobile su cui i lavori sono stati eseguiti dal de cuius, lo stesso dovrebbe valere quando l’intervento agevolato è stato eseguito dall’erede. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Cessione del fabbricato superbonus, bussola sulla gestione delle plusvalenze’ – pag. 32)


2 Luglio 2025
Il Sole 24 Ore - Carmine Fotina - Pag. 9

Legge Pmi, verso modifiche su false recensioni, reti, Confidi

Il disegno di legge annuale per le Pmi è entrato nel vivo dell’esame parlamentare con un ciclo di audizioni in commissione Industria del Senato. E già si profilano i temi che potrebbero essere modificati: innanzitutto il contrasto alle false recensioni online, su cui sono arrivate critiche dalla Commissione Ue. Ma anche sulle norme su reti di impresa e Confidi ci sono valutazioni in corso da parte della maggioranza. Ieri Confindustria ha chiesto di potenziare il Ddl con nuove semplificazioni, attingendo al pacchetto di 80 proposte ‘Costo Zero’ già presentato al governo su vari temi. Per gli industriali andrebbe raddoppiato da 1 a 2 milioni di euro annui il tetto di utili accantonabili e bisognerebbe rafforzare lo stanziamento, raddoppiandone l’importo.


2 Luglio 2025
Il Sole 24 Ore - Marco Mobili, Giovanni Parente - Pag. 29

Crediti d’imposta, arriva la spinta ad annullare gli atti non fondati

Arriva la spinta ad annullare gli atti del Fisco non fondati sui crediti d’imposta. Con vista soprattutto sul passato. Va letto tra le righe l’atto di indirizzo firmato dal viceministro dell’Economia, Maurizio Leo e dal direttore generale delle Finanze, Giovanni Spalletta che fissa le direttrici alle articolazioni dell’Amministrazione finanziaria sul recupero dei crediti d’imposta, dopo la distinzione operata dal decreto delegato sulle sanzioni che ha formulato una nuova definizione di crediti ‘inesistenti’ e introdotto per la prima volta quella dei crediti ‘non spettanti’. Secondo l’atto di indirizzo, in presenza di uno sforzo di compliance da parte del contribuente attraverso la certificazione, c’è una valutazione attenta che gli uffici del Fisco sono chiamati a fare. Perché un eventuale atto impositivo o sanzionatorio che contesti l’utilizzo del credito d’imposta sotto il profilo della qualificazione dell’investimento potrà essere censurato sotto il profilo della nullità. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Crediti fiscali, valutazioni doc’ – pag. 34)


2 Luglio 2025
Il Sole 24 Ore - Anna Abagnale, Benedetto Santacroce - Pag. 30

Sugli oggetti d’arte l’aliquota Iva ridotta al 5% chiude la strada al regime del margine

Con il decreto Omnibus da ieri, 1°luglio, le cessioni di oggetti d’arte scontano l’Iva al 5%. La misura chiude la strada al regime del margine. Per cui un rivenditore di oggetti d’arte può fare ricorso al metodo ‘base da base’ per il calcolo della base imponibile Iva a condizione che non abbia acquistato e/o importato i beni ad aliquota agevolata. E viceversa, può cedere con Iva al 5%, se non si trova in regime del margine. Dunque, delle due l’una. O si beneficia della riduzione dell’imposta oppure si ricorre alla modalità semplificata per il calcolo dell’Iva, che una volta scorporata dal margine resta al 22%. La scelta operata dal legislatore fa seguito a quanto stabilito sul piano europeo dalla direttiva 542/2022/Ue. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Oggetti d’arte, Iva al minimo’ – pag. 33)


2 Luglio 2025
Il Sole 24 Ore - Laura Ambrosi, Antonio Iorio - Pag. 31

Senza proroga l’emissione di atti impositivi in era Covid

Con la sentenza n. 17668 la Corte di cassazione ha stabilito che gli accertamenti e gli altri atti impositivi che scadevano il 31 dicembre 2020 non potevano essere emessi oltre tale data ma solo notificati in un periodo successivo. Per tali atti infatti alla possibilità di scindere il momento dell’emissione dell’atto da quello della notifica non si aggiunge anche l’ulteriore sospensione degli 85 giorni prevista nel periodo emergenziale. La pronuncia trae origine da un avviso di accertamento relativo al periodo d’imposta 2015 notificato l’11 marzo 2022, e non il 31 dicembre 2020. Il contribuente impugnava l’atto eccependo la tardività della pretesa per intervenuta decadenza. I giudici di merito hanno confermato le ragioni del contribuente ma l’Agenzia ha proposto ricorso per Cassazione. La Suprema corte ha confermato il verdetto di appello e fornito importanti chiarimenti.


2 Luglio 2025
Il Sole 24 Ore - Roberto Lenzi - Pag. 33

La comunicazione preventiva 4.0 detta il 20%

Le imprese intenzionate a beneficiare del credito d’imposta per Transizione 4.0 sono tenute a corrispondere un acconto pari almeno al 20% dell’importo indicato nella comunicazione preventiva, non del prezzo effettivo del bene. Se il bene costa meno del previsto, si rischia di perdere l’agevolazione se l’acconto versato è inferiore al 20% del valore originariamente dichiarato. La comunicazione conclusiva può correggere questa mancanza. Questo problema, nato con l’introduzione del vincolo tecnico dell’acconto, penalizza le imprese che hanno pianificato investimenti in anticipo. Diversa è la situazione per Transizione 5.0, dove un contratto di leasing vincolante può sostituire l’acconto in denaro. Tuttavia, per Transizione 4.0 non esiste una conferma ufficiale che il leasing possa valere come prenotazione del credito. Senza chiarimenti normativi, l’unica via sicura resta il versamento effettivo dell’acconto del 20% sull’intero importo dichiarato nella comunicazione preventiva.


2 Luglio 2025
Italia Oggi - Alberto Moro - Pag. 29

La riforma accorcia le liti fiscali

La riforma del processo tributario riduce i tempi dei contenziosi fiscali. Il giudice monocratico chiude i processi in 108 giorni mentre i suoi colleghi nel collegio ci mettono 194 giorni, oltre 10 mila sentenze sono state lette utilizzando la disposizione della lettura del provvedimento in udienza, mentre con l’abrogazione della mediazione nel 2025 si è assistito a un calo dei ricorsi di oltre il 25%. Sono alcuni dei risultati, a un anno dall’introduzione della riforma sul contenzioso tributario. Nel 2024 le liti tributarie pendenti sono aumentate del 2,5% rispetto all’anno precedente. Rispetto al 2023 i ricorsi sono aumentati sia in primo grado che in secondo. Lo scorso anno la durata media dei giudizi di primo grado è stata pari a 373 giorni, in miglioramento del 13,1% rispetto a quanto registrato nel 2023. Nel secondo grado la durata media è stata pari a 947 giorni, in riduzione del 2,1% rispetto all’anno precedente. Il valore complessivo delle controversie definite nel 2024 è di circa 26 miliardi di euro.


2 Luglio 2025
Italia Oggi - Matteo Rizzi - Pag. 31

Iva sui dati, game over dall’Ue

La Commissione europea ha respinto la proposta dell’Italia sullo scambio digitale di informazioni. Per Bruxelles il fisco non può usare il valore normale in automatico. No, dunque, alla nostra proposta sul trattamento Iva delle operazioni di baratto che coinvolgono il trasferimento di dati personali in cambio di servizi digitali. Nel corso della 127esima riunione del Comitato Iva, tenutasi lo scorso 14 maggio, i servizi della Direzione generale Fiscalità e Unione doganale hanno confermato che il solo fatto che una transazione sia uno scambio in natura (baratto) non è sufficiente per applicare automaticamente il valore normale, cioè il prezzo di mercato che si applicherebbe tra due soggetti indipendenti, come base imponibile ai fini Iva. 


2 Luglio 2025
Italia Oggi - Cristina Bartelli - Pag. 32

Operazioni sospette annullabili

Le Segnalazioni di operazioni sospette antiriciclaggio potranno annullarsi. L’opzione finora non consentita, si affiancherà alle procedure di sostituzione e di integrazione degli alert che gli operatori, intermediari finanziari e non  e professionisti sono tenuti a effettuare quando riscontrano delle anomalie sottoposte alla loro attenzione. L’attivazione dell’annullamento sarà al momento previsto per soli casi selezionati. È questa una delle principali novità dell’aggiornamento degli indici di anomalia antiriciclaggio che l’Unità di informazione finanziaria di Banca d’Italia ha completato ed è pronta a pubblicare. Le nuove istruzioni per la rilevazione e la segnalazione delle operazioni sospette sostituiranno quelle del 2011. L’obiettivo è favorire la collaborazione dei destinatari degli obblighi antiriciclaggio per contribuire a migliorare la qualità delle segnalazioni. 


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