Rassegna Stampa Fiscale

13 Febbraio 2025
Corriere della Sera - Paola Di Caro - Pag. 8

Riforma dei medici di base e Fisco, le tensioni nella maggioranza

Su vari temi cardine, come la sanità e su come usare i fondi a disposizione sul piano fiscale la maggioranza è divisa. La Lega insiste sulla rottamazione delle cartelle ovvero sulla ‘pace fiscale’. Forza Italia punta sulla riduzione dell’Irpef di due punti dal 35 al 33% per il ceto medio. Sulla sanità è tutto in discussione. Ieri, a Palazzo Chigi, si è tenuto un incontro dedicato alla sanità. Si è parlato di liste di attesa, di Pronto soccorso e di medici di base. Proprio in merito ai medici di famiglia i presidenti di Friuli-Venezia-Giulia e Piemonte chiedono che si trasformino in dipendenti pubblici. Forza Italia vuole, invece, che restino lavoratori autonomi subordinati alle convenzioni con lo Stato. Tornando al fisco solo quando si capirà il tesoretto di cui Giorgetti potrà disporre si capirà di più in merito alla rottamazione delle cartelle e al taglio dell’Irpef. (Ved. anche Il Sole 24 Ore: ‘Medici di famiglia: i dubbi di Meloni, la riforma parte in salita’ – pag. 9)


13 Febbraio 2025
Il Sole 24 Ore - M.Mobili, G.Parente, G.Trovati - Pag. 2

Rottamazione quater, arriva il ripescaggio Per le auto aziendali sì alla salvaguardia

Mentre tutta la maggioranza si dice d’accordo sulla rottamazione- quinquies, Fratelli d’Italia scarica sul ministro dell’Economia la grana delle coperture. Solo in tarda serata, ieri, è passata in Senato la riformulazione dell’emendamento che consente il ripescaggio dei decaduti della rottamazione quater. L’ultima versione del correttivo riapre i termini delle richieste entro il 30 aprile, per fissare il primo appuntamento alla cassa per il 31 luglio. Viene meno, però, la proroga al 30 settembre della scadenza per l’adesione alla seconda edizione del concordato preventivo biennale. A chiedere a gran voce il calendario lungo per il concordato fiscale sono commercialisti, artigiani e commercianti cui spetta di valutare i pro e i contro della misura. A complicare le cose ci sono le tensioni all’interno della maggioranza sul fisco e non solo. Nel correttivo fiscale trova posto il ritocco sulle auto aziendali in uso promiscuo ai dipendenti che prevede una clausola di salvaguardia per chi è rimasto nel guado tra la prenotazione del 2024 e la stretta fiscale entrata in vigore lo scorso 1°gennaio. I veicoli prenotati nel 2024 e assegnati quest’anno evitano l’aumento dei costi. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Pace fiscale, salvagente ai decaduti fino al 30 aprile’ – pag. 23)


13 Febbraio 2025
Il Sole 24 Ore - Gianni Trovati - Pag. 2

Imu e Tari, salvate 474 delibere Alla cassa entro il 28 febbraio

Anche quest’anno nel decreto Milleproroghe trova posto il salvagente delle delibere Imu e Tari inefficaci perché pubblicate in ritardo sul portale del Mef. La legge imporrebbe di pubblicare sul sito del Dip. Finanze le delibere entro il 30 ottobre, ma ogni volta un gruppo nutrito di enti sfora il termine. Il ritardo accende l’agitazione del Comuni interessati, che con la nullità della delibera si vedrebbero negati gli aumenti messi a bilancio con la conseguente apertura di un buco nei conti; e dei loro funzionari, che rischiano la contestazione per danno erariale dalla Corte dei conti. Ora arriva il salvataggio che libera i Comuni da ogni incombenza ma che colpisce i contribuenti i quali saranno obbligati a versare entro il 28 febbraio la mini-Imu ovvero la differenza fra quanto versato l’anno scorso in base alle aliquote 2023 e gli importi dovuti per gli eventuali aumenti dettati dalle delibere 2024 riesumate dal Milleproroghe.


13 Febbraio 2025
Il Sole 24 Ore - Barbara Fiammeri - Pag. 3

La Lega insiste sulla pace fiscale, reazioni tiepide dagli alleati

Potrebbe arrivare in primavera con un decreto ad hoc la nuova rottamazione delle cartelle esattoriali chiesta a gran voce dalla Lega. Spetterà al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti mettere in pratica l’iniziativa nel rispetto dei conti pubblici. La nuova pace fiscale costerebbe circa 5 miliardi di euro. Tanto, forse troppo. Per rendere sostenibile la nuova rottamazione che dovrebbe spalmare in 120 rate mensili i debiti contratti con l’Agenzia delle Entrate, si sta riflettendo su alcune modifiche rispetto all’ipotesi iniziale. In particolare, ci si concentra su un meccanismo che garantisca il pagamento del dovuto da parte di chi utilizzerà la rottamazione evitando che l’adesione sia solo un escamotage per congelare il contenzioso con il Fisco. Puntare tutto sulla rottamazione significa abbandonare la prospettiva di una riduzione dell’Irpef al ceto medio. Di parere diverso Forza Italia secondo la quale è essenziale la riduzione dal 35 al 33% della ritenuta Irpef sui redditi fino a 60 mila euro. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Rottamazione 5: ok di Giorgetti’ – pag. 23)


13 Febbraio 2025
Il Sole 24 Ore - Emanuele Reich, Franco Vernassa - Pag. 28

Le imposte differite continuano a segnare il conto economico

Inizia il periodo in cui le società predispongono i bilanci 2024 dovendosi confrontare con le novità fiscali introdotte dal secondo modulo della riforma Ires e dalla legge di Bilancio 2025. Novità che possono impattare sia sul calcolo delle imposte correnti riferibili all’esercizio 2024, sia sulla rilevazione della fiscalità differita che può venire meno relativamente alle ‘vecchie’ differenze temporanee oggetto di modifica con le novità introdotte per la determinazione dell’imponibile Ires. Ricordiamo che la determinazione delle imposte differite, attive e passive, per i soggetti Oic è basata sul principio contabile 25 utilizzando l’aliquota fiscale che si prevede sarà applicabile nell’esercizio in cui le differenze temporanee si riverseranno. La riduzione del doppio binario civile e fiscale derivante dal Dlgs 192/2024 riduce la fiscalità differita Ires; viceversa, ai fini Irap già vigeva il principio di presa diretta e, quindi, le modifiche non hanno impatto. L’intervento sull’art. 88 del Tuir elimina solo in parte la necessità di contabilizzare la fiscalità differita, in quanto seppur si elimina il pagamento a rate, resta fermo il principio di tassazione per cassa.


13 Febbraio 2025
Il Sole 24 Ore - Giuseppe Latour, Giovanni Parente - Pag. 29

Bonus 110, mirino del Fisco sulle case con rendita esigua

Non sarà una pesca a strascico ma un intervento più mirato, almeno all’inizio. Dunque il ministero dell’Economia ha deciso di puntare il mirino del Fisco sulle case oggetto di ristrutturazioni con rendita catastale esigua. Le lettere di compliance che l’Amministrazione finanziaria sta preparando andranno a colpire gli scostamenti più significativi; quindi, non le situazioni sul filo dell’aumento di valore del 15% che la legge prescrive come soglia per comunicare la variazione. Le liste selettive dei soggetti da attenzionare saranno limitate perché riguarderanno, almeno nella prima fase, gli intestatari catastali di immobili oggetto di interventi di superbonus ‘che risultano all’attualità iscritti al catasto privi di rendita catastale o con valori catastali di modesta entità rispetto ai costi sostenuti per effettuare gli interventi edilizi’. (Ved. anche Italia Oggi: ‘110%, lettere in due tempi’ – pag. 25)


13 Febbraio 2025
Il Sole 24 Ore - Marco Mobili, Giovanni Parente - Pag. 29

Verifiche fiscali in azienda: il Parlamento punta a dare più tutele ai contribuenti

Una recente sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo ha condannato le ispezioni fiscali italiane, spingendo Forza Italia a proporre un rafforzamento delle tutele per i contribuenti. I senatori Zanettin e Gasparri hanno presentato la proposta di legge per colmare le lacune normative sul punto. Tre gli elementi chiave della proposta: supervisione giudiziaria preventiva per limitare la discrezionalità del Fisco, obbligo di motivazione specifica per le ispezioni e controllo successivo sulla legittimità dell’intervento. Il contribuente in caso di ispezione del Fisco potrà rivolgersi alla Corte di giustizia tributaria di secondo grado competente per territorio, con istanza motivata. La proposta mira a garantire il rispetto del domicilio e della proporzionalità dell’azione fiscale, in linea con l’articolo 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Ora si attende l’iter parlamentare. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Accessi con più tutele’ – pag. 24)


13 Febbraio 2025
Il Sole 24 Ore - Giuseppe Latour - Pag. 29

Cessioni, solo l’acquisto di materiali non salva le Cilas dormienti

Il pagamento del general contractor in un cantiere di superbonus basta a superare i limiti indicati dalla legge per le Cilas dormienti. Questa interpretazione estensiva, che conferma la linea già espressa dall’interpello 956-1402/2024 del 20 dicembre 2024, è contenuta nella risposta n. 26/2025, pubblicata ieri. Anche se, insieme a questa, ne arriva una restrittiva: le attività preparatorie, come l’acquisto di materiali non salvano le Cilas dormienti. L’analisi dell’Agenzia delle Entrate riguarda la cessione del credito e lo sconto in fattura. Nel tempo diverse norme sono intervenute a limitare e poi ad escludere la possibilità di passare da strade alternative alla detrazione. Dal 17 febbraio 2023 il decreto Cessioni ha introdotto il divieto ‘all’esercizio delle opzioni per la fruizione con modalità alternative alla detrazione’. Divieto che non aveva effetti su chi, in condominio, al 16 febbraio aveva approvato una delibera assembleare per licenziare i lavori. Situazione che riguarda i contribuenti che hanno posto il quesito. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Superbonus, ok allo sconto in fattura’ – pag. 25)


13 Febbraio 2025
Italia Oggi - Matteo Rizzi - Pag. 24

L’e-fattura obbligatoria in Ue

Il Parlamento europeo ha approvato due direttive che ridisegnano la tassazione globale. Ci riferiamo al pacchetto sull’Iva digitale (ViDA) che introduce l’obbligo della fatturazione elettronica e nuove regole per la tassazione dell’economia digitale. Dopo l’ok del Parlamento Ue il pacchetto dovrà essere adottato dal Consiglio e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Ue prima di entrare in vigore. Entrerà a regime nel 2030 il nuovo sistema di comunicazione digitale basato su fatture elettroniche per le transazioni transfrontaliere tra aziende. Una piattaforma informatica comune consentirà la trasmissione automatica dei dati alle autorità fiscali nazionali. Sempre dal 2030 le piattaforme digitali come Airbnb e Uber diventeranno responsabili della raccolta e del versamento dell’Iva nei casi in cui i fornitori non la applicano autonomamente. Lo sportello unico per l’Iva sarà esteso anche alle vendite interne di beni, tra cui energia elettrica e gas.


13 Febbraio 2025
Italia Oggi - Pag. 24

CPB, serve la proroga

Ieri il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ha chiesto la proroga del termine per l’adesione al concordato preventivo biennale. ‘La scadenza del 31 luglio – ha detto il presidente Elbano de Nuccio – cade nel periodo dell’anno in cui gli studi professionali sono già congestionati dagli adempimenti ordinari connessi alla determinazione e liquidazione delle imposte dei loro assistiti. L’adesione al Cpb presuppone la definitività dei dati del periodo di imposta precedente e un fitto dialogo con il contribuente che si impegna per un biennio e quindi deve effettuare la scelta nella piena consapevolezza degli impegni che assume, delle premialità dell’istituto ma anche delle numerose fattispecie di cessazione e decadenza e delle relative conseguenze. Tale processo richiede tempo che, con l’attuale termine non c’è e ciò rischia di minare le finalità per le quali il Cpb è stato introdotto nell’ordinamento’.


13 Febbraio 2025
Italia Oggi - Alberto Renda, Gianluca Stancati - Pag. 24

La verifica, pvc, stoppa il rimborso

Nel corso di un recente incontro con la stampa specializzata l’Agenzia delle Entrate ha sostenuto che il rimborso del credito fiscale può essere sospeso anche solo in presenza di un processo verbale di constatazione. A supporto di questa tesi è stata citata la circolare n. 19/E/2013 nella quale si affermava che il Pvc stesso rientra nel concetto di carichi pendenti in presenza dei quali l’Ufficio, comunicando il blocco dell’iter di controllo ed erogazione, invita il contribuente a definire la pendenza medesima, ovvero a garantirla a tempo indeterminato per ammontare comprensivo di tributo, interessi e sanzioni, queste ultime da computarsi nel massimo edittale, ove non determinate in sede di irrogazione. La risposta presenta due profili di criticità in quanto contrasta con l’articolo 23 Dlgs 472/1997 che limita la sospensione agli atti di contestazione o irrogazione della sanzione e agli accertamenti di maggiori tributi. Il Pvc, essendo un atto istruttorio e non impositivo, non dovrebbe rientrare in tali ipotesi. Inoltre, il Dlgs 158/2015 ha ridefinito la disciplina, rendendo obsolete le interpretazioni precedenti. La preminenza del dato normativo rispetto alla prassi impone di considerare la successione delle leggi nel tempo.


13 Febbraio 2025
Italia Oggi - Fabrizio G.Poggiani - Pag. 25

Donazione condizionata, ok al bonus prima casa

L’Agenzia delle Entrate, con la risposta n. 27/2025 di ieri, è intervenuta in merito all’agevolazione ‘prima casa’ affermando che può accedere al bonus dedicato all’abitazione principale un contribuente che, prima del nuovo acquisto di altra unità immobiliare, dona al genitore l’abitazione posseduta e collocata in un diverso comune, già acquistata con il detto beneficio anche se la donazione contiene una clausola che prevede la risoluzione dell’atto dispositivo gratuito (ovvero della donazione) nel caso in cui il donatario (genitore) premuoia al donante (figlio).


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